Le storie della settimana
Ciao!
Grazie a chi ha risposto al sondaggio della settimana scorsa: siete stati più del previsto e con molti inattesi complimenti.
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INTERNET
Il regolamento europeo che prevede la scansione automatica di tutti i messaggi è stato rimandato: non c’è la maggioranza
Il Consiglio Europeo ha rimandato il voto sulla proposta di regolamento che da molti è stata soprannominata “Chat Control”. Prevede che le app di messaggistica applichino una moderazione dei contenuti in fase di invio dei messaggi per verificare la presenza di materiale pedopornografico (“CSAM”, in gergo).
La proposta iniziale della Commissione Europea è del 2022 e al tempo era stata pesantemente criticata: sembrava implicare che per poter verificare la presenza di contenuti CSAM fosse accettabile rinunciare alla crittografia end-to-end, una tecnologia sempre più diffusa e usata da app come WhatsApp e Messenger per garantire che nessun intermediario - e invece solo mittente e destinatario - possano leggere i messaggi in una conversazione cifrata.
La nuova proposta è stata leggermente modificata e prevede che la scansione dei contenuti avvenga prima che questi vengano inviati. Le valutazioni degli esperti sono comunque rimaste inflessibili perché le implicazioni per la privacy e la sicurezza delle persone sono enormi. Un sistema di questo tipo creerebbe un precedente aprendo la porta a controlli sistematici più diffusi e possibilità di abuso, tanto che da alcuni documenti risulterebbe che sarebbero previste delle esenzioni per alcune categorie di persone come i poliziotti, l’esercito e persino i ministri degli interni.
Va poi considerato che il sistema sarebbe probabilmente inefficace: non esistono infatti sistemi infallibili per rilevare il materiale CSAM. Ci sono due possibilità: che il sistema generi molti falsi positivi, cioè che immagini legittime vengano scambiate per pedopornografia, azionando segnalazioni alle forze dell’ordine e rischiose violazioni della privacy, o che generi molti falsi negativi, cioè che non riesca a identificare correttamente le immagini e i video illegali.
Uno dei passaggi necessari perché la proposta della Commissione diventi realtà è che venga approvata dal Consiglio Europeo, cioè l’organo dell’Unione Europea che riunisce i governi degli Stati membri. La proposta è stata temporaneamente ritirata e non sarà per ora votata dal Consiglio perché non avrebbe ottenuto la maggioranza richiesta (15 stati su 27): diversi Stati europei, tra cui Germania, Austria e Polonia, si sono dichiarati contrari, mentre altri, Italia compresa, non hanno ancora preso una posizione ufficiale.
A breve si insedierà il nuovo parlamento europeo e cambierà anche la presidenza del Consiglio Europeo (che passerà dal Belgio, il principale sostenitore della proposta, all’Ungheria) per cui le discussioni riprenderanno nei prossimi mesi.
INTERNET
È il costo previsto per la realizzazione di Piracy Shield 2.0, la nuova versione del controverso sistema antipirateria. Il sistema attuale, che ha più volte bloccato siti web legittimi per diversi giorni, sembra sia già inadatto e da rifare: il parlamento starebbe quindi cercando un modo per finanziare lo sviluppo di una nuova piattaforma.
La versione attuale è stata realizzata e finanziata dalla Lega Serie A (lo strumento era curiosamente già pronto immediatamente dopo l’approvazione della legge che lo istituiva) con la promessa che i costi per lo Stato sarebbero stati minimi e limitati a interventi di manutenzione.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
La seconda scissione di OpenAI: nasce Safe Superintelligence
Ilya Sutskever ha già fondato una nuova azienda, un mese dopo aver lasciato il ruolo di direttore scientifico a OpenAI. Si dice che il motivo stia nei disaccordi con i dirigenti di OpenAI che tendono a dare priorità alla messa in commercio di prodotti piuttosto che alla sicurezza dei modelli di intelligenza artificiale.
La nuova azienda si chiama Safe Superintelligence (SSI) e il nome dice già tutto: si focalizzerà sulla creazione di intelligenze artificiali mettendo al primo posto la sicurezza e l’allineamento con i valori e gli obiettivi degli esseri umani, pur restando una società “for profit”.
Nel 2021 c’era stata un’altra scissione di OpenAI, e per lo stesso motivo: in quel caso il capo della ricerca Dario Amodei aveva lasciato il ruolo per fondare Anthropic, che oggi è forse il principale competitor di OpenAI. In Anthropic l’incarnazione dell’attenzione alla sicurezza è stata una tecnica chiamata Constitutional AI, cioè una specie di costituzione che i modelli dovrebbero auspicabilmente rispettare.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
NVIDIA è ora l’azienda quotata che vale di più al mondo
La crescita è incredibile, come si vede dal grafico del Wall Street Journal, ma ci sono dei dubbi su quanto questo “sogno” potrà durare.
NVIDIA sta andando bene come conseguenza dell’hype attorno all’intelligenza artificiale ma non è ancora chiaro se l’AI troverà delle applicazioni e dei modelli di business funzionanti. Inoltre, anche se ora le GPU prodotte dall’azienda sono indispensabili per i modelli di grandi dimensioni e dominano il mercato la competizione non è mai stata così alta e probabilmente il dominio non durerà per sempre.
La sua valutazione è poi sproporzionata rispetto al reale valore: la capitalizzazione ammonta a 50 volte il fatturato annuale e 100 volte i profitti. L’ultima volta che una società che produce hardware è arrivata ad essere l’azienda più valutata al mondo è stato nel 2000, quando Cisco ha superato Microsoft. Non è durato molto.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
- Anthropic ha presentato un nuovo modello linguistico, Claude 3.5 Sonnet, migliore e più economico del modello di punta Opus. A detta dell’azienda batte GPT-4o di OpenAI in molti benchmark, specialmente nei compiti visivi. Claude 3.5 si può provare gratuitamente su Claude.ai dove è presente anche la nuova modalità Artifacts, che permette di vedere un’anteprima del codice o delle icone generate dal chatbot. (Anthropic, VentureBeat, DDay)
- Apple Intelligence e altre nuove funzionalità di iOS 18 non saranno disponibili nei paesi dell’Unione Europea, nemmeno in inglese. Apple ha essenzialmente dichiarato di non essere in grado di attenersi alle nuove leggi europee per il controllo dei monopoli, in particolare il Digital Markets Act (DMA), ma non è chiaro quale sia il problema nello specifico. (The Verge)
- Per un errore di programmazione su Twitter alcuni bot hanno fatto “coming out” e svelato che i tweet sono generati da GPT-4o con un prompt in lingua russa che specifica di scrivere messaggi di supporto per Donald Trump, candidato alle elezioni americane che si terranno in autunno. (Twitter)
RETI
Con Starlink Mini l’Internet satellitare diventa portatile
SpaceX ha presentato un nuovo kit chiamato “Mini” per rendere il servizio Internet satellitare portatile. La nuova antenna ricevente Starlink Mini è molto piccola (circa 30cm di lato), pesa 1,5 kg, consuma meno rispetto al sistema tradizionale e incorpora un router con Wi-Fi 5. La velocità attese sono attorno ai 100 Mbps.
Al momento non è disponibile per l’acquisto in Italia ma negli Stati Uniti il prezzo è di 599$, più alto rispetto al kit tradizionale (499$). Elon Musk promette però che l’obiettivo è abbassare il prezzo a circa metà.
Nel frattempo in Italia TIM e Starlink hanno raggiunto un accordo per la questione delle interferenze sulla frequenza 28 GHz, usata sia per trasmissioni terrestri che satellitari: SpaceX dovrà installare una «rete di schermatura elettromagnetica lungo il perimetro del parco antenne per il gateway di Milano e di Foggia», ma non per quello di Marsala.
RETI
- A Gaza una ONG italiana ha creato una rete di access point Wi-Fi usando degli smartphone con eSIM e powerbank appesi su dei pali. (Global Voices)
- Fastweb non sembra avere ancora le idee molte chiare sul suo ruolo nelle reti italiane: è uscita da FiberCop (una joint venture con TIM) e non farà quindi parte nemmeno della nuova NetCo che nascerà dallo scorporo della rete fissa di TIM e in cui confluirà FiberCop. Per FiberCop è una buona notizia perché così la nuova NetCo potrà dirsi wholesale-only senza timore di essere smentita; a Fastweb la vendita (438 mln) farà probabilmente comodo se si considera la recente spesa di 8 miliardi di euro per acquisire Vodafone Italia. (Il Sole 24 Ore)
- Open Fiber ha presentato il bilancio per il 2023: i ricavi sono in crescita (+24% a 582 mln) ma i forti investimenti (8 miliardi in totale, prevalentemente a debito) portano a una perdita di quasi 300 mln. Di questo passo il pareggio è previsto per il 2032. Le abitazioni coperte in FTTH sono 14,6 milioni ma solo 2,7 milioni di clienti hanno effettivamente attivato il servizio, tanto che l’operatore ha iniziato a regalare soldi a chi intende attivare una linea FTTH. (Affaritaliani, Repubblica)
- Un emendamento presentato al Senato permetterebbe agli operatori di realizzare le infrastrutture previste dal Piano Italia 5G senza l’approvazione dei comuni, che stanno ostacolando l’avanzamento del piano. (Il Sole 24 Ore)
CYBERSECURITY / PRIVACY
- Cambiano le linee guida del garante per la privacy sulla conservazione dei metadati delle email. Ora il termine è 21 giorni e i dati la cui conservazione va limitata sono solo i registri (es. audit log) e non le email in sé. La questione non sembra però completamente risolta perché in assenza di log non sarà più possibile dimostrare se un’email è legittima o se è stata importata dall’esterno nella casella email. (Il Sole 24 Ore)
- Il parlamento italiano ha approvato definitivamente la nuova legge sulla cybersecurity.
- Gli Stati Uniti hanno bloccato le vendite del software antimalware Kaspersky, la cui sede è in Russia. Il timore è che l’azienda possa subire pressioni dalle istituzioni russe e ridurre così intenzionalmente la sicurezza o le protezioni offerte dal software, anche se al momento non ci sono prove in tal senso. (TechCrunch)
DIGITALE
- Secondo gli ultimi dati ci sarebbero ancora ben 12 milioni (27,7%) di TV non compatibili con il DVB-T2, il nuovo standard di trasmissione del digitale terrestre che la Rai inizierà ad usare a settembre. I possessori di queste TV dovranno dotarsi di un decoder. (DDay)