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Cybersecurity
Il data breach di Synlab: 1,5 TB di dati sanitari di pazienti italiani sono finiti online
Dopo l’attacco informatico del 18 aprile, un gruppo di criminali informatici ha pubblicato online 1,5 TB di dati estratti dai sistemi di Synlab, un’azienda multinazionale che si occupa di sanità e che svolge in Italia milioni di esami in centinaia di ambulatori distribuiti in molte regioni.
Da quel che si capisce, questi dati contengono anche i dati personali e sanitari di molti pazienti, tra cui risultati di esami svolti da Synlab nei suoi ambulatori, e dei dipendenti e dei medici che lavorano per l’azienda. Nella normativa europea per la protezione della privacy i dati sanitari sono definiti “sensibili” o più precisamente “particolari”, proprio perché sono più critici degli altri e richiedono quindi una maggior cura nella loro protezione.
Nonostante ciò l’azienda Synlab finora non ha gestito molto bene la situazione: dopo l’attacco di aprile ha impiegato diversi giorni per riprendersi e ora a distanza di quasi una settimana dalla pubblicazione dei dati non è stata in grado di comunicare nemmeno il numero di pazienti coinvolti (i comunicati parlano ancora di «certi nostri pazienti»). Di conseguenza per ora i pazienti non sono stati avvisati di quanto avvenuto, esponendoli a pericoli e truffe.
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