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INTERNET

La Lega Serie A ha fatto causa a Cloudflare, una delle più importanti aziende di Internet

In uno sviluppo inatteso, questa settimana si è scoperto che l’associazione che gestisce il campionato calcistico di Serie A in Italia ha accusato Cloudflare di offrire servizi che agevolano la pirateria.

Cloudflare è un’importante azienda statunitense i cui prodotti principali sono la CDN e in generale il servizio di accelerazione dei siti web. Si stima che il 25% del traffico web di Internet passi attraverso la rete di Cloudflare, che è specialmente attraente per chi gestisce siti web perché prevede un piano gratuito con poche limitazioni.

Secondo la Lega Serie A diversi servizi offerti da Cloudflare favorirebbero la diffusione o l’accesso alle partite di calcio illegalmente: si parla della CDN ma anche del DNS authoritative e del resolver DNS 1.1.1.1, con l’annessa VPN (WARP).

Questi servizi sono naturalmente offerti anche da altre centinaia di aziende e non sono di per sé strumenti pensati per la pirateria: possono essere usati per tali scopi ma, dicono molti, non in modo diverso da come le strade vengono a volte usate anche dai criminali. Il tribunale di Milano avrà il compito di stabilire quale dei due interessi debba prevalere.

In questo contesto va tenuto presente che a febbraio il sistema antipirateria Piracy Shield aveva bloccato per errore almeno duemila siti web legittimi ospitati da Cloudflare, in alcuni casi creando disservizi per diversi giorni. Non è mai stato chiarito chi ha inserito il blocco per errore e nessuno si è ufficialmente preso la responsabilità dei danni causati.

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